
Il Ritratto di Giovanna degli Albizzi Tornabuoni di Domenico Ghirlandaio è tradizionalmente l'immagine iconica che rappresenta la collezione di pittura dei maestri antichi del Museo Thyssen-Bornemisza. Capolavoro assoluto nell’ambito della produzione dell’artista, riflette in modo perfetto e ammirevole gli ideali rinascimentali dell’ultimo quarto del XV secolo.Giovanna, nata il 18 dicembre del 1468, era l’ottava figlia di Maso di Luca degli Albizzi e di Caterina Soderini. Ebbe il tipo di educazione che si considerava idoneo per una giovane del suo rango sociale. L’avvenimento più importante della sua vita fu il matrimonio con Lorenzo Tornabuoni (1468-1497), erede di un’influente famiglia legata ai Medici. Le nozze si celebrarono nel settembre del 1486 con grandi festeggiamenti e per tre giorni la bella Giovanna fu al centro dell’attenzione pubblica. L’11 ottobre 1487 nacque Giovannino, primo figlio della giovane coppia ma, disgraziatamente Giovanna morì l’anno seguente a diciannove anni, come conseguenza della sua seconda gravidanza. Fu seppellita a Santa Maria Novella il 7 ottobre 1488.Giovanna continuò a vivere per i posteri grazie a Domenico Ghirlandaio, che fu incaricato dal 1489 di realizzare un ritratto postumo destinato ad essere collocato in una posizione d’onore a Palazzo Tornabuoni. Questa opera e il suo contesto più ampio costituiscono l’obiettivo della mostra del Museo Thyssen. Ghirlandaio valorizza tre aspetti fondamentali della sua modella: la sua bellezza, il suo ruolo come sposa di Lorenzo, e la sua virtù e devozione, che sono i temi principali attorno ai quali è stata pensata la mostra.